I significati delle sigle IGT, IGP, DOC, DOCG

I significati delle sigle IGT, IGP, DOC, DOCG
25 Marzo 2019

La classificazione dei vini è disciplinata dai regolamenti emanati dalla Comunità Europea e recepiti dalle normative nazionali.
Ma cosa significano le varie sigle IGT, IGP, DOC, DOCG?
Scopriamo insieme le denominazioni dei vini italiani.

I.G.T. - Indicazione Geografica Tipica
La sigla IGT, qualifica quei vini che vengono prodotti in determinate regioni o aree geografiche, in genere abbastanza ampia, secondo un disciplinare disegnato nei suoi caratteri essenziali dalla normativa europea per tutti i vini IGP e tuttavia meno restrittivo di quelli in essere per i vini DOP, ovvero DOC e DOCG.
Sebbene la classificazione IGT corrisponda al livello più basso delle denominazioni di origine è possibile trovare all’interno di questa classificazione anche vini di grandissimo pregio.

D.O.C. - Denominazione di Origine Controllata
I vini D.O.C. sono regolamentati da un disciplinare e sono contraddistinti da una zona di origine ben precisa, anche con indicazione di sottozona, fino a restringere l'area a un comune, una frazione, una fattoria, un podere o una vigna.
E' evidente che più diventa circoscritta l'area di origine e più aumentano le indicazioni, più si restringe il numero dei produttori e la quantità di vino che può essere prodotta; tutto ciò è sinonimo di crescente qualità del vino che viene prodotto.
I vini DOC, prima  di essere messi in commercio, vengono sottoposti, in fase di lavorazione, ad analisi chimico-fisica ed organolettica che comprovi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare di produzione.
La classificazione DOC si riferisce inoltre a zone che hanno mantenuto la classificazione IGT per almeno 5 anni.

D.O.C.G. - Denominazione di Origine Controllata e Garantita
La denominazione DOCG è riservata a tipologie di vini che avendo militato per almeno 10 anni tra le file dei vini DOC possano vantare un particolare e consolidato prestigio e siano riconosciute di pregio sotto il profilo della valutazione sensoriale. I vini devono essere prodotti nel rispetto di un severo disciplinare di produzione approvato da Decreto Ministeriale il quale prevede procedure e controlli durante tutto il ciclo di produzione dalla vigna alla bottiglia. Le analisi delle caratteristiche del vino sono infatti verificate sia in fase di produzione che successivamente all’imbottigliamento, quando viene effettuato anche un assaggio da parte di un’apposita commissione di esperti che effettua una valutazione sensoriale.

Per tutelare i prodotti legati alla tradizione, per identificarne il territorio e garantire l’alta qualità e il pregio, in Francia vengono adottati dei marchi specifici: AOC (che significa Appelation d’Origine Contrôlée e corrisponde all’italiana DOC), e l’AOP (ossia l’Appelation d’Origine Protégée che corrisponde all’italiana DOP).